domenica 21 maggio 2023

STORIA III – 19 le canzoni del 1968


Alla fine degli anni '60 i giovani iniziano a contestare la società nella quale vivevano. In vari luoghi del mondo le proteste avevano origini e scopi diversi.
Negli USA si protestava contro la guerra in Vietnam
In Cecoslovacchia, come abbiamo visto, si protestava contro il regime imposto dall'URSS
In Francia contro la gestione molto tradizionalista delle università e dei centri di potere.
In generale si chiedeva una maggiore partecipazione di tutte le fasce della popolazione ai processi decisionali e la fine dei conflitti armati e della Guerra Fredda. In Italia si chiedono migliori condizioni di lavoro e maggiori opportunità per le donne, ancora penalizzate dalla nostra legislazione 
Non tutte le proteste, però, sono state pacifiche e giustificate dalle circostanze.



Guarda la videolezione:




I desideri di libertà, uguaglianza e pace si riflettono nelle canzoni uscite quell'anno.
Ho scelto per voi alcune canzoni uscite nel 1968, ne dovete analizzare il testo per contestualizzarle nel periodo storico in cui si inseriscono

Mrs. Robinson

Di questa canzone esiste anche una traduzione in italiano


Questa canzone è tratta dalla colonna sonora di un film, "Il laureato", che racconta la relazione tra una  donna matura, madre di famiglia e un giovane neo laureato.

The unknown soldiers


The unknown soldiers
In questa canzone si fa riferimento alla guerra del Vietnam

Revolution
Trovi qui un approfondimento sulla canzone, Revolution.
Qui il testo tradotto.

Born to be wild

Think
Qui trovi testo e traduzione
Qui un breve approfondimento.


All Along the Watchtower


Qui trovi il testo della canzone di Bob Dylan



Anche in Italia nello stesso periodo venivano proposti temi simili.

Noi non ci saremo  dei Nomadi (relativa alla paura di una guerra nucleare. L'idea è che un domani l'uomo non ci sarà più perché tutti saranno morti durante la guerra)
Prigioniero del mondo di Lucio Battisti


Tutti morimmo a stento di Fabrizio de André. 
È una canzone molto dura contro la pena di morte, non è piacevole da ascoltare, ma deve far riflettere su cosa provi un condannato a morte. L'inizio riprende una poesia medioevale francese, La ballata degli impiccati che era stata scritta da un poeta condannato a morte e in attesa di esecuzione (il poeta fu poi graziato all'ultimo momento)





COMPITO
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